Topografie dei Colli
Specifiche per il territorio euganeo, notissime due topografie:
Borai L. – Calcinoto C., Carta topografica dei Colli euganei antiporta in Vandelli D., Tractatus de Thermis Agri Patavini, Padova 1761.
L’altra è di Francesco Griselini (Topografia delle Terme Padovane) e si trova in Bertossi G., Delle terme padovane volgarmente dette bagni d’Abano, Venezia 1759.
Meno nota, invece, la Carta topografica delle terme padovane, un disegno acquarellato databile alla prima metà del ‘700 e conservato a Venezia (M.C.V., ms. P.D. C 843/3) pubblicata in Piva R., Le Terme, in Battaglia Terme. Originalità e passato di un paese del Padovano, a cura di P.G. Zanetti, Battaglia Terme 1989, p. 128.
Splendido è il disegno acquarellato di Pietro Brandolese del 1740 che rappresenta il Canale di Battaglia dal Bassanello a Battaglia con i ponti che l’attraversano, il passo di barche sul Tronco Maestro a Bassanello (oggi ponte dei Cavalli) e gli edifici più importanti della Riviera (pubblicato in La Riviera Euganea. Acque e territorio del canale di Battaglia, a cura di P. G. Zanetti, con la collaborazione di C. Grandis, Padova 1989, p. 105)
Di una antica rappresentazione cartografica della città di Este, tratta:
Selmin F., Il “Dessegno della Terra di Este”. Appunti sulla più antica rappresentazione cartografica della città di Este,,”Terra d’Este. Rivista di storia e cultura”, 12 (2002), n. 24, p. 167-171. La rappresentazione allegata al codice cartaceo conservato alla Biblioteca Estense Universitaria di Modena che contiene un lavoro storiografico del notaio estense Bartolomeo Lonigo, propone una interpretazione arbitraria della orografia euganea. Nel documento il monte Cero viene rinpicciolito con l’evidente volontà di dare risalto al Gemola e al Solarola, luoghi ancora cari alla famiglia Estense, famiglia alla quale Bartolomeo Lonigo dedica l’opera. Si segnala, inoltre:
Grandis C., Il territorio di Este in una mappa del 1567, “Terra d’Este. Rivista di storia e cultura”, 13 (2003), n. 26, p. 181-182, che tratta della mappa disegnata da Luca Zappati e che rappresenta il Retratto del Gorzon nel 1567.
Interessanti anche l’ intervento del Marinelli:
Marinelli O., Un plastico dei Colli Euganei ed alcune ricerche limnologiche del dottor Stegagno, estratto dalla “Rivista Geografica Italiana” 8 (1901), n. 9, in cui si parla del plastico dei Colli realizzato dal dottor Stegagno ed esposto alla Esposizione Industriale di Verona del maggio 1901 — rappresenta una specie di veduta a volo d’uccello da grande distanza.
Rappresentazioni cartografiche del territorio padovano
Le rappresentazioni territoriali del padovano, del suo insieme o di alcune parti, non salgono oltre il quinto decennio del XV secolo, anche se abbiamo notizia della circolazione in età carrarese di mappe topografiche del territorio padovano di cui però non è rimasta traccia (cfr., ad esempio,
Lazzarini V., Di una carta di Jacopo Dondi e di altre carte del Padovano nel Quattrocento, “Atti e Memorie della R. Accademia di SS. LL. AA. di Padova, 47 (1931).
Ancora del fondo Dondi si occupa:
Benettin M. — Trentin V., Cartografia inedita del fondo Dondi Dall’Orologio della Biblioteca Civica di Padova, “Bollettino del Museo Civico di Padova”, 79 (1990), p. 319-369 in cui si analizza il fondo mappe della famiglia conservato presso la Biblioteca Civica di Padova consistente in 75 pezzi databili tra il XVI e XIX secolo. Da segnalare i molteplici disegni riferiti a Baone, Battaglia (corso dello scolo Ronego, canali e abitazioni presso il Catajo, canale con case, casoni, ponti e mulini della villa del Catajo, disegno delle rotte del canale verso Padova) Lozzo con disegni della Valle Calaona, Monselice, Montemerlo, Teolo (fabriche Dominicali sopra il Monte di Pendise disegni dei terreni siti in Tramonte), Torreglia.
Quattrocentesca è anche la grande carta pergamenacea del Museo Civico di Padova, acriticamente attribuita a Francesco Squarcione e datata 1465 (e pubblicata nel 1678 dall’erudito Sertorio Orsato nella sua Historia di Padova).
L’unico documento cartografico del XIV secolo che tale possa definirsi noto e conosciuto a Padova, è il planisfero affrescato da Giusto de’ Menabuoi nel 1376-78 nel battistero cittadino. Sull’argomento, si veda:
Puppi L., Appunti in margine all’immagine di Padova e suo territorio secondo alcuni documenti della cartografia tra ‘400 e ‘500, in Dopo Mantegna. Arte a Padova e nel territorio nei secoli XV e XVI, Catalogo della mostra, Milano 1976, p. 163-165.
Cartografia antica
Sulla cartografia antica, si veda:
Grandis C., Il Padovano. Acque e cartografi, in L’immagine del Veneto. Il territorio nella cartografia di ieri e di oggi, (a cura di) P. L. Fantelli, Padova 1994, p. 14-45, con schede a cura di R. Tursini e che riproduce:
1. Idrografia dei Colli Euganei, 1679-87;
2. Idrografia fra Colli e Adige, 1729;
3. Disegno generale delli retratti di Lozzo, Brancaglia ed Gorzone, 1560;
4. Battaglia Terme, pianta della cartiera, 1786;
5. Abano San Martino, contrà della Giara, palazzo Bolzetta sul canale Battaglia, 1621;
6. Bastia di Rovolon, il bosco della Carpeneda, seconda metà del secolo XVI;
7. Zovon di Vò, contrà del Rio, fine del secolo XVII;
8. Torreglia, contrà del Carpane, 1675.
Si veda anche:
Iconografia di Padova. Piante e vedute della città e del territorio, Padova 22 nov. 21 dic. 1986 Palazzo del Monte, (a cura di C. Semenzato, schede di A. Paris, Padova 1986, che elenca alcune rappresentazioni cartografiche del territorio:
Francesco Squarcione (?) [secondo alcuni non attribuibile allo Squarcione]
Antiqui agri patavini Chrorographia, 1465
Disegno su pergamena mm 1010×1070, a colori,
Padova, Museo Civico
Dis. Gastaldo Iacopo, 1573
Patavini Territorii Corographia,
Incisione in rame, colorata mm. 222×313
In: Theatrum Orbis Terrarum Abrahami Orteli Geografi regii apud Joan. Bapt. Vrintium anno 1573
Dis. E inc. Gerard de Jode, 1578
Paduani Agri eiusque urbium vicorum castrorum montium fluminum ad vivum expressio
Incisione in rame, mm. 380×270
In: Gerard De Jode, Speculum Orbis Terrarum, 1578.
Anonimo, 1613 (?)
Veronae, Vicentiae, et Patavii, ditiones”
Padova, Biblioteca Civica
Geilkerck N. caelavit
Venetiae, Histriae et Carnici Agri descriptio,
in Cluverius P., Italia Antiqua…, I, Lugduni Batavorum 1624.
Ed. Jan Jansson, 1647
Territorio padovano
Incisione in rame colorata, mm. 470×360
In: Atlas Novus sive Theatrum Orbis Terrarum… t. III, Amsterdam 1647.
Bartolomeo Bredda, 1650
Agri Patavini Chorographia,
Padova, Biblioteca Civica
Ed. Joan e Cornelius Blaeu, 1665 [?]
Territorio padovano
Incisione in rame acquarellata, mm. 388×505
In: Joan Cornelius Blaeu, Geographia Blaviana, Amsterdam 1665 [?]
Ed. Stefano Scolari, 1687
Agri Patavini Chorographia B. Braddae recognita anno MDCL
Incisione in rame, mm. 765×1044
Riproduce con correzioni la carta edita dal Bredda nel 1650
Dis. Ruffoni 1696
Agri Patavini
Incisione in rame, mm. 195×200
In: Jacopo Salomonio, Agri Patavini Inscriptiones Sacrae et Profanae, Patavii 1696.
Dis. Guglielmo de l’Isle, 1750
Carta geografica del territorio padovano
Incisione in rame, 330×430
In: Guglielmo De L’Isle, Atlante novissimo … , Venezia 1750, vol. 2, tav. 26.
Dis. Zuliani; Ed. A. Pitteri, 1784
Il Padovano di Giovanni Valle
Acquaforte colorata, mm. 425×330
In: Atlante novissimo illustrato ed accresciuto sulle osservazioni e scoperte fatte dai più celebri e più recenti geografi, t. III, Venezia 1784.
Cassini G. M incise
Lo Stato Veneto da terra diviso in sue Provincie,
in Atlante geografico universale…, t. I, Roma 1792, c. 39.
La gran parte di tali carte sono riprodotte in:
Marinelli G. (a cura di), Saggio di cartografia della Regione Veneta, in “Monumenti Storici” della Regia Deputazione Veneta di Stotia Patria, IV, Miscellanea I.
Carte del ‘700 e ‘800
Tra le antiche carte conservate presso la Biblioteca del Museo Civico di Padova la prima che sia comparabile per attendibilità alle carte attuali è la:
Gran Carta del Padovano, disegnata dal Rizzi Zanoni nel 1780, che comprende solo il settore nord-orientale degli Euganei:
Rizzi Zannoni G.A., La Gran Carta del Padovano del 1780; l’opera del famoso cartografo (Padova 1730 — Napoli 1814) che sarà designato dal governo francese per una spedizione in Canada, fu commissionata dal Senato della Repubblica Veneta.
Quasi contemporanea è l’altra carta “Il Padovano” elaborata da Giovanni Valle nel 1794 in cui si evidenziano a diversi colori i confini delle podestarie e vicariati (i Colli erano divisi tra i Vicariati di Arquà e di Teolo).
Fra le carte ottocentesche segnaliamo ancora:
Topografia della Provincia di Padova, del Foscolo, del 1844;
Carta Idrografica Stradale Amministrativa Consorziale della Provincia di Padova, del Morello, nelle due edizioni del 1862 e del 1882.
Rappresentazioni di Padova
Sulla rappresentazione cartografica ed iconografica di Padova, si veda:
Cessi F. — Gaudenzio L., Padova attraverso i secoli, Padova 1958.
Gaudenzio L., Pianta di Padova di Giovanni Valle (1784), Padova 1968.
Puppi L., Contributo all’iconografia urbana di Padova, “Bollettino del Museo Civico di Padova”, 60, 1 (1971), p. 47-62.
Puppi L., Appunti in margine all’immagine di Padova e suo territorio secondo alcuni documenti della cartografia fra ‘400 e ‘500, in Dopo Mantegna. Arte a Padova e nel territorio nei secoli XV e XVI, Milano 1976, p. 163-165.
Pavanello I., Icatasti storici di Padova, Roma 1976, ora riediti con notevoli ampliamenti da Biblos edizioni, Cittadella 2003.
Olivato L. — Puppi L., Padova veduta da Francesco Squarcione nel 1465, in Per Maria Cionini Visani. Scritti di amici, S.l. 1977, p. 29 e sgg.
Mazzi G., Iconografia della città di Padova ai tempi del Cornaro, in Alvise Cornaro e il suo tempo, catalogo della mostra (7 settembre — 9 novembre 1980), a cura di L. Puppi, Padova 1980, p. 178-184.
Descrizioni catastali
Descrizioni catastali
Il primo è il Catasto Napoleonico del 1810/1811. Come è noto una disposizione legislativa promulgata dal governo napoleonico si rese obbligatorio per tutti i comuni censuari del regno d’Italia, la dotazione di mappe topografiche corredate da appositi registri, detti Sommarioni, nei quali dovevano essere sommariamente descritte le singole unità, con l’indicazione del possessore del bene, denominazione della zona in cui si trovava e la destinazione d’uso dell’immobile o dell’appezzamento di terreno, al sua estensione e l’imposizione fiscale relativa. Abbiamo così la prima sistematica descrizione del patrimonio edilizio, agrario e boschivo. Nel corso del secolo abbiamo il Catasto Austriaco (1838/1845) e il Catasto Italiano (1866/1869).
Cartografia moderna
Carta d’Italia I.G.M. (Istituto Geografico Militare), scala 1:25000: 6 fogli (Teolo, Abano Terme, Lozzo Atestino, Battaglia Terme, Este, Monselice); in scala 1:50.000 F. 146 Este; F. 147 Monselice.
I Colli Euganei, scala 1:30000, Padova Draghi 1956, cm. 55×70.
Carta geografica dei Colli Euganei, a cura di G. Piccoli, “Memorie degli Istituti di Geologia e Mineralogia dell’Università di Padova”, 30 (1975).
Carta Regionale Forestale, Giunta Regionale del Veneto, Venezia 1983.
Carta Tecnica regionale “I Colli Euganei”: 33 fogli in scala 1:5000 e 2 quadri d’unione 1:50.000, Venezia Regione del Veneto [1989]
Carte turistiche
Fra le carte turistiche segnaliamo:
Carta oro-idrografica stradale amministrativa dei Colli Euganei e relativi comuni in provincia di Padova, scala 1: 50.000, S.l. 1982.
Colli Euganei, scala 1:30.000, Padova [197?] prodotta dalla Libreria Internazionale Draghi di Randi.
Carta Turistica in scala 1:30000 della Kompass (di Bolzano — Munchen — Stuttgart — Innsbruck — Wien) dal titolo Colli Euganei. Abano Terme — Battaglia Terme — Montegrotto Terme — Galzignano — Este — Monselice — Padova, Bolzano 1984.
Carta a scala 1:30.000 “Colli Euganei”, Litografia Artistica Cartografica, Firenze, edizione 1988 aggiornata da A. Mazzetti.
Pettenella A., Escursioni nei Colli Euganei, Verona 1988 (Itinerari fuori porta, 3), con carta topografica.
Carta Turistica in scala 1:30000, edito da Tamari (con sede delle Aziende agrituristiche);
Cartoguida in scala 1:30000 delle Edizioni Turlon;
Carta stradale e dei sentieri 1:30000 della Litografia Artistica Cartografica di Firenze (aggiornata al 1990).
Alta via dei Colli Euganei, Giovane Montagna 1995.
E da ultimo la recente carta satellitare edita dalla Biblos Edizioni nel 2001 a corredo del volume:
Carraro R. – Giorato S., I Monti azzurri. Atlante dei Colli Euganei, Cittadella 2001. Abbiamo, infine:
Touring Club Italiano, Le Terme Euganee. Abano, Montegrotto, Battaglia, Galzignano e Teolo, Carta 1:35.000 e guida turistica, Milano 2003.
Touring Club Italiano, I Colli Euganei. Il Parco Regionale e la Strada dei Vini D.O.C., Carta 1:75.000 e 1:35.000 con guida turistica, Milano 2003.
Due carte realizzate dalla Provincia di Padova, con la collaborazione dell’Azienda Turismo Padova Terme Euganee, che sono sintomatiche della rinnovata sensibilità verso quella “cultura dell’acqua” che da sempre appartiene al nostro territorio e che si accompagna alla valorizzazione delle emergenze storiche, artistiche ed ambientali situate lungo il corso dei fiumi che toccano e si dipartono dalla città. Oggi le vie d’acqua sono riscoperte per le possibilità turistiche che consentono insieme alla riscoperta delle vie alzaie percorribili in bici o a piedi e, pertanto, risultano particolarmente idonee a promuoverne l’uso le carte prodotte:
Provincia di Padova — Assessorato Urbanistica, Riviera Euganea. Carta ciclo-nautica, 1:20.000.
Provincia di Padova — Assessorato Urbanistica, Anello fluviale di Padova. Carta ciclo-nautica, 1: 8.000.
Recentissima anche la carta dei Colli edita per gli appassionati di mountain bike dall’Associazione “Nonsolobike” con il patrocinio della Provincia di Padova e del Parco Regionale dei Colli Euganei e distribuita in occasione dell’edizione della Transeuganea la Gara di Gran Fondo dei Colli Euganei che si svolge nella prima decade di maggio:
Transeuganea — Parco Regionale dei Colli Euganei — Provincia di Padova, Mountain Bike Colli Euganei, Vicenza 2003.