Eravamo tutti fascisti

Il saggio finale .. era qualcosa di grandioso e bello …

Però che la gente fosse contro il fascismo… contro sì sai, proprio… di fondo, insomma, ecco… No, ma i primi anni, forse, i primi anni meno perché c’era entusiasmo, c’era… Ecco, mi ricordo anche noi, elementari e medie… poi a Padova non ti dico: ogni sabato bisognava andare a marciare, fare ginnastica. Oh, per carità, ‘cultura fascista’, bisognava, non c’era niente da fare. Avevamo un libretto personale dove erano annotate tutte le presenze, non facevano neanche fare gli esami a scuola senno’… Mi ricordo, guarda, il saggio finale, ma era grandioso e bello, anche, perché c’è questa musica, questa… e ti esalta un po’, ecco. Lo facevamo al palazzetto dello sport di Arcella

Allora bisognava avere la divisa, bisognava avere le calze bianche, la gonna nera e la camicetta bianca: e non sempre si avevano due camice e due gonne. Adesso sì, adesso non ci rendiamo conto, neanche io stessa che ci sono passata mi rendo conto, ma mia mamma diceva: ‘Be’, hai bisogno di una gonna… allora la compriamo nera, compriamo gli scampoli, te la faccio io’. A pieghe doveva essere: ‘E così ti serve per le adunate’ diceva, ‘e anche per andare a messa la domenica’. Per dirti, hai capito?

Camilla 1924

Se volevi mangiare bisognava essere fascisti

I fascisti della repubblichina, mi cercavano anche quelli. Qui a Teolo ce n’era uno che era un certo Rossi, Aldo Campana, Campana era il soprannome… che era repubblichino, anzi ha fatto... A me per fortuna non mi ha denunciato, ma altri sì, sono dovuti andar via, sa, altri ragazzi sono dovuti andare via. E poi qui c’era un certo maestro Venturini che aveva tanta fiducia anche lui nel fascismo, maestro di scuola […]. Allora quello era tanto fiducioso nel fascismo che ha venduto la casa, a quei tempi là, per 70.000 lire. 70.000 lire allora erano tanti, sa… Aveva fiducia nell’arma segreta di… di Hitler, dei tedeschi, insomma: ha venduto la casa per 70.000 lire e dopo poco tempo è iniziata una svalutazione, 70.000 lire non valevano più niente, ha perso tutto, capisce…
C’erano i fascisti, cosiddetti… che erano i capi fascisti… che eravamo iscritti tutti, eravamo tutti fascisti, perché se si voleva mangiare allora bisognava essere fascisti. Non c’erano, capisce… Allora si portava il ‘cimice’: […] il ‘cimice’ era un distintivo con il fascio su, il famoso fascio. Insomma, se uno voleva essere impiegato eccetera, doveva essere iscritto, per forza. 

Ugo 1914

Più ordine, quando c’era il fascismo …

io durante il fascismo però, devo dire che ho vissuto a Milano, anche, per esempio […]. Là, sotto la galleria a Milano […] c’erano due carabinieri bei grandi come due corazzieri che camminavano dietro e avanti per… come si dice… basta, non c’era niente. Lei poteva andare fuori, di notte, alle due, alle tre, non c’era niente, niente… qualche prostituta c’era ancora a quei tempi là, magari… Adesso invece è una guerra dappertutto, anche a Padova, non Padova solo, anche nei comuni nostri. Più ordine, ecco, quando c’era il fascismo.

Ugo 1914

Se uno si teneva sulle sue campava …

Anzi, io allora, io non ero fascista, non ero neanche antifascista, non ero neanche… Insomma neanche partigiano, perché anzi, certi partigiani non è che abbiano fatto tanto… tante storie: qualcuno ha anche sgraffignato.

… Ad ogni modo, come le ripetevo anche prima, durante il fascismo, se uno si teneva sulle sue, tirava avanti, campava.

Ugo 1914

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