Invisibili per molti, sospetti per tanti, talvolta opportunisti, qualcuno più bandito che patriota, qualcunoha anche “sgraffignato”; chiedevano da mangiare non diversamente dai brigatisti e dai tedeschi. Alla fine della guerra erano stati tutti partigiani … nessuno aveva combattuto ma tutti erano stati partigiani...
Noi non ne abbiamo conosciuti… anche se una sera …
Per esempio… quando c’è stato l’inizio della Resistenza si diceva di alcuni partigiani… però noi non ne abbiamo mai visti, non ne abbiamo mai conosciuti. Probabilmente perché non si facevano vedere, nel senso che non si facevano conoscere, volevano restare nell’anonimato… questo, per carità, non dico niente… c’è stata una sera sola, che… vede, qua c’è il cancello, c’è la rete… mi ricordo che sono venuti di qua. Hanno battuto il balcone ed io che ero piccolissima, io mi considero piccolissima a undici, dodici anni non sapevo proprio niente ed ho visto questo incappucciato, così, e so che mio papà ha detto: ‘Aspettate un momento’ e deve avergli dato del denaro. Però più di questo non so… veri e propri partigiani…”.
… che ci fossero dei partigiani… ci dovevano essere perché, come ripeto, secondo quello che mi ricordo, mio papà deve avergli dato soldi ad un partigiano che è venuto qua.
Elvira 1930
L’ho visto con il fucile in mano sul muretto. Gli ho chiesto: come mai? Sai, me l’hanno dato, bisogna …
Come partigiani, il ricordo che proprio uno degli ultimi giorni là, precedenti la liberazione, sarà stato il 23, il 24, mia zia… allora noi eravamo a casa di qua e mia zia mi ricordo che mi ha mandato a prendere il pane… il pane sai era razionato […]. Quello che si trovava, quello che c’era se c’era, tante volte si andava e si tornava con poco… e mi ricordo di aver visto un ragazzo, che avrà avuto due anni più di me, quindi venti, ventun anni. L’ho visto vicino all’albergo ‘Posta’, seduto sul muretto con un fucile in mano e mi ha fatto un po’ specie e ho detto: ‘Ma Bepi, come mai…?’. Era uno di quelli che era stato nascosto per un periodo, ecco, perché aveva un paio d’anni più di me. Mi ricordo […] ‘Eh’ ha detto, ‘sai, me l’hanno dato… bisogna…’. Non so, mi ricordo una cosa così… E dopo si sentiva dire… io non l’ho mai visto e mai… che ce n’erano nascosti partigiani anche sui colli e che, di notte, venivano paracadutati degli aiuti nella zona del Monte della Madonna, Passo Fiorine.
…
c’era uno, un certo Dal Pra che non si sapeva cosa facesse, dicevano che era capo dei partigiani. Sai come succede nei paesi, qualche volta, quelli che vengono da fuori comandano di più di quelli che sono indigeni, del posto. Questo Dal Pra, non so se fosse stato… ma io di più non so.
Camilla 1924
A guerra finita tutti erano stati partigiani. Nessuno aveva combattuto, tutti erano partigiani
No, io non ero in contatto con questa gente. Come ripeto ero in contatto un poco con questi ragazzi qua di Treponti. In contatto… li conoscevo, qualche volta venivano a prendersi qualche chilo di farina perché non avevano da mangiare. Allora gliela davo, gliela regalavo, ma che sia stato con i partigiani veramente… io non sono mai stato insieme, li conoscevo e anche penso che non ce ne siano stati tanti qua, da noi. Non ci sono state quelle famose lotte partigiane che abbiamo avuto a Milano […]. Una sera so che sono andato là perché loro mi conoscevano, ci conoscevamo. Il giorno erano persone qualsiasi. Allora mi hanno detto che avevano bisogno di farina e allora ho detto: ‘Va bene, venite a prendervela’. Durante il giorno non c’era… Sapevo che erano partigiani ma non hanno fatto azioni vere e proprie di partigianeria come è stato nei monti di Schio. Partigiani ce n’erano qua nella zona di S. Biagio, perché c’era questo Slavo, lo chiamavano… […]”
I partigiani sono scesi a valle, erano sopra i monti… ma noi qui l’abbiamo sentita… ma non ci sono stati grossi problemi perché non ci sono state qua bande partigiane che avessero fatto chissà cosa... perché qua, mi ricordo cosa fosse… che avevano un deposito… i tedeschi avevano rum, cognac… quella gente che è saltata… perché dopo i partigiani… Ne sono saltati fuori moltissimi a guerra finita, tutti erano stati partigiani. Nessuno aveva combattuto, nessuno aveva fatto niente, tutti erano stati partigiani. Allora specialmente dove c’era vini, liquore, cose… […] dispensavano vino a tutti. Liquori più che vino, era cognac, era vov… […]
Mirko 1916
Hanno liberato Teolo
mio fratello uno dei primi… […] partigiano, ma uno proprio di quelli sfegatati… Ecco, stia attenta: andava a dormire… e altri due, un certo Arrigo Furlan, Giacomini Sergio… perché ci ho pensato questa notte… […] Walter… mi stia a sentire, andavano a dormire dentro a una pianta, avevano tolto una pianta verso [il Monte] Pendice, di quelle grosse: in un buco, stavano dentro, perché erano bersagliati dai fascisti […]. Avevo una mamma gran forte: siccome mia mamma lo sapeva già che il capo dei fascisti voleva prendere mio fratello… perché loro, la notte, davano certi segnali, avevano certi segnali da dare… non so, adesso io non mi ricordo… che si riunivano, capisce, sempre all’insaputa, questi partigiani… però hanno liberato Teolo loro, capisce… e allora erano sempre bersagliati.
Attilia 1928
Non ero fascista, non antifascista e neanche partigiano. Metere in gioco la vita? Gli americani arrivavano lo stesso
Anzi, io allora, io non ero fascista, non ero neanche antifascista, non ero neanche… Insomma neanche partigiano, perché anzi, certi partigiani non è che abbiano fatto tanto… tante storie: qualcuno ha anche sgraffignato.
Io ho sempre pensato che i partigiani… secondo me non era il caso di mettere in palio la vita per… per gli americani, perché gli americani arrivavano lo stesso, perché gli americani […] prima di far morire un militare vanno avanti con dei mezzi potentissimi che i partigiani nostri… i fucili, cosa vuole… C’erano certi partigiani qua… che c’erano gli ultimi tempi che sparavano ad un piccolo aereo che passava con il fucile.
Ugo 1914