A Castelnuovo di Teolo un’altra osteria, al “Sasso” di Guerrino Calaon, compie il percorso evolutivo da luogo di aggregazione a trattoria. All’inizio, come in molti locali, si giocava a carte e si mangiava la trippa. C’era il campo da bocce a doppia pista dove i giocatori si sfidavano, i perdenti pagavano anche la consumazione dei vincitori. Di solito un quartino di vino e mezzo uovo con sopra una cipollina sotto aceto o un filetto di acciuga a testa per ogni partita.
A distanza di qualche decennio il figlio di Guerrino Lucio Calaon si fa promotore di una svolta che pone il locale tra i più rinomati di tutta Padova. Egli attua una rivisitazione della cucina tradizionale nel segno del rispetto filologico dei piatti ma senza trascurare la ricerca della qualità e con la cura sapiente dell’abbinamento con i vini che pone il “Sasso”, prototipo dell’osteria vecchia maniera, a diventare modello della nuova enogastronomia.
All’inizio…: le notizie sono riportate in: Antonio Calaon, (Toni Cocajo), Castelnuovo. Ricordi del tempo Quando andavo a scuola, Rasai di Seren del Grappa (BL) 2018, p. 50
In queste note Lucio Calaon indica i diversi prodotti, animali e vegetali, che si possono usare in cucina secondo il ritmo stagionale