storia, opere generali – bibliografia

Uno sguardo d’insieme

Uno sguardo d’insieme sui Colli dal punto di vista storico abbiamo in  
I Colli Euganei natura e civiltà, Padova 1989 (Natura e civiltà, 2), che comprende i seguenti saggi: 
Capuis L. – Pesavento Mattioli S., I Colli nell’antichità, in I Colli Euganei natura e civiltà,  p. 89-133. 
Fasulo F., La popolazione dei Colli Euganei dal Medioevo all’800. Cenni storici,  p. 135-169. 
 
Con taglio divulgativo ma rigorosi sono anche gli interventi contenuti in: 
Padova e i Colli Euganei, in Conoscere l’ItaliaEnciclopedia dell’Italia antica e modernaVeneto, 2, Novara 1979, p. 435-489 (anche in versione estratta: Padova 1982), con i contributi di F. Seneca, Cenni storici, p. 441-457; incentrato sui Paleoveneti e la civiltà atestina è anche l’intervento dello stesso autore nel capitolo Este e la piana del Brenta, p. 503-556, F. Seneca, Cenni storici, p. 507-511. 
 
Merita una segnalazione: 
Panajotti M. L. — Vivianetti G., Pontemanco. Storia di un territorio, Comune di Due Carrare 2004. Il lavoro si propone con un taglio prevalentemente didattico e pedagogico. La pubblicazione, infatti, notevole per pregio grafico e chiarezza, è stata pensata per poter essere utilizzata dall’Istituto Comprensivo come testo per un “Progetto lettura” da realizzarsi con gli alunni per coinvolgere le giovani generazioni nella consapevolezza del grande patrimonio storico di cui il territorio è dotato. Molteplici sono i riferimenti anche all’area collinare.

Produzione del ‘500 e ‘600

ella produzione del ‘500 e ‘600  segnaliamo l’opera di Bernardo Scardeone. Canonico della Cattedrale, egli è notevole figura di intellettuale che appartiene al circolo erasmiano che si stringe a Padova attorno a Marino Becichemo, Aldo Manuzio e Cristoforo Langolio nei primi anni del ‘500. La sua opera diviene strumento di propaganda dell’Università di Padova, un ritratto ideale per mercanti, nobili ed ecclesiastici delle città svizzere e tedesche con cui ha rapporti: 
Scardeone B., De antiquitate urbis Patavii et claris civibus Patavinis, Basileae 1560, (ris. anast. Sala Bolognese 1979). 
Un cenno a parte merita Il dialogo della istoria di Sperone Speroni scritto negli ultimi anni della sua vita — fra il 1585 e il 1588 — e dov’egli espone la sua teoria della storia come « arte » della memoria. L’opera avrà fortuna radicata nella cultura anche posteriore, tanto da essere stampata ancora nel secondo tomo delle Opere comparso a Venezia nel 1740. 
Abbiamo, infine, i lavori degli eruditi del ‘600. Si tratta di lavori poco attendibili dal punto di vista storico e ascrivibili meglio alla storia dell’immaginario e del mito della città. 
A cominciare da quella Historia di Padova del  nobile Sertorio Orsato (1617-1672) — della quale ancor oggi è edito il solo primo volume — mediante la quale l’autore si proponeva di consegnare all’eternità le memorie di una così nobile città. 
Orsato S., Monumenta Patavina, Padova 1652. 
Orsato S., Historia di Padova, Padova 1678, (rist. anast. Sala Bolognese 1978). 
Altri autori del ‘600 sono: 
Portenari A.,  Della felicità di Padova, Padova 1623, (rist. anast. Bologna 1973). 
Tomasini G. F., Illustrium virorum elogia iconibus exornata, Patavii 1630. 
Pignoria L., Le origini di Padova, Padova 1625 (rist. an. Cittadella 1984).

Contributi del ‘700

Nel corso del Settecento gli studi storici si consolidano anche  in considerazione dell’apertura alle discipline storiche che attua lo Studio di Padova che introduce nell’ordinamento lo studio della storia ecclesiastica (1718), della storia dello stesso Studio (1739), e quella dei bagni di Abano (1769). 
Gennari G., Annali della città di Padova, II-III, Bassano 1804, (rist. anast. Bologna 1967). 
Gennari G., Informazione istorica della città di Padova, Venezia 1796. 
 
Molte sono le notizie relative anche al territorio collinare che l’abate Giuseppe Gennari appuntò minuziosamente nel suo diario: 
Gennari G., Notizie giornaliere di quanto avvenne specialmente in Padova dall’anno 1739 all’anno 1800, 2 voll. A cura di L. Olivato, Padova 1982-1984 (Scrittori padovani, 7). 
Gennari G., Annali della città di Padova, 3 voll., Bassano 1804 (rist. an. Bologna 1967). 
 
Negli stessi anni preziosa è anche la testimonianza di Girolamo Polcastro: 
Polcastro G., Raccolta dei più singolari avvenimenti accaduti nel corso d’anni 22, cioè dall’anno 1764 sino a tutto il 1786
Polcastro G., Compendio istorico degli avvenimenti accaduti nella città di Padova o ad essa appartenenti, dedicato al periodo compreso tra il 1786 e il 1794.

Storie di Padova

Chi progettò senza riuscire a  intraprendere l’opera ambiziosa di una storia di Padova fu Carlo Leoni, che ci lasciò comunque una preziosa testimonianza dei cambiamenti intervenuti nella società e di quanto avveniva nel territorio durante gli anni della dominazione austriaca: 
Leoni C., Cronaca segreta de’ miei tempi, Padova 1976, pubblicata postuma a cura di Giuseppe Toffanin jr. Lo stesso Toffanin dedicò al Leoni alcuni interessanti interventi: 
Toffanin G. jr., Carlo Leoni nel centenario della sua morte, con lettere inedite al Tommaseo, “Atti e Memorie dell’Accademia Patavina di scienze, lettere ed arti”, 86 (1973-74), p. 237-249. 
Toffanin G. jr., Una visita in casa Manzoni, “L’osservatore politico letterario”, 1976, n. 4, p. 38-48.  
Toffanin G. jr., Un dramma d’amore nel 1851 (e un libriccino di Carlo Leoni), “Padova e la sua provincia”, 26 (1980), n. 8/9, p. 3-5. 
Sul conte si veda anche le brevi note biografiche redatte dal poeta e letterato Antonio Malmignati (1842-1885): 
Malmignati A., Biografia del conte Carlo Leoni, “Atti e Memorie dell’Accademia patavina di  scienze lettere ed arti – Rivista Periodica”, 25 (1875), p. 29. 
 
A chi invece va ascritto il merito di aver fornito gli strumenti e aver posto in maniera sistematica le basi della moderna storiografia di Padova è Andrea Gloria con i suoi molteplici interventi (per i quali si rimanda alla scheda relativa alle “Fonti”) come il Quadro storico-cronologico di Padova,  L’agro patavino dai tempi romani alla pace di Costanza (25 giugno 1183),  Il territorio padovano illustrato, i Monumenti dell’Università di Padova. 
 
Altre pubblicazioni edite nell’Ottocento sono: 
Sulla storia della città di Padova: 
Pasqualigo G., Compendio della storia di Padova, Padova 1859. 
Cappelletti G., Storia di Padova dalla sua fondazione sino ai nostri giorni, Padova 1874.

Sintesi storiche del ‘900

Tra le sintesi storiche di più ampio respiro comparse nel Novecento riferite, ovviamente, alla città di Padova e al suo territorio a cominciare da: 
Foligno G., The Story of Padua, London 1910. 
 
Un denso profilo complessivo della storia cittadina è tracciato dal professor Roberto Cessi: 
Cessi R., Padova dal medioevo all’età moderna, in Basi storiche e prospettive dello sviluppo di Padova. Atti del convegno di studi, 25-26 aprile 1959, Padova 1959, p. 37-71, ora in Cessi R., Padova medioevale. Studi e documenti, raccolti e riediti a cura di D. Gallo, Padova 1985., p. 3-33. 
 
Un profilo storico diffuso e attendibile è tracciato da C. Gasparotto anche in: 
Padova. Guida ai monumenti e alle opere d’arte, Venezia 1961, p. XI-CCXI. 
 
E’ del cittadellese Attilio Simioni (1882-1950) la storia della città di Padova pubblicata postuma per merito di Luigi Gaudenzio nel 1968. Il testo è monco di quel capitolo dedicato all’Ottocento che meglio di ogni altra parte egli si sentiva di  trattare con  approfondita padronanza: 
Simioni A., Storia di Padova dalle origini alla fine del secolo XVIII, Padova 1968. 
 
Altre compilazioni più recenti: 
Puppi L. — Universo M., Padova, Roma-Bari 1982 (Le città nella storia d’Italia). 
Ventura A., Padova, Bari 1989 (Storia delle città italiane). 
Rigobello Autizi M. B., Storia di Padova città d’Europa dalle origini alle soglie del Duemila, Bologna 1991, di taglio divulgativo. 
 
Numero monografico dedicato alla storiografia cittadina è il n. 100 di “Padova e il suo territorio”  che ospita, tra gli altri, gli interventi di: 
Voltan C., Padova nella storiografia antica, p. 6-8. 
Bortolami S., La cronaca “Ezzeliniana” di Rolandino, p. 9-11. 
Collodo S., La storiografia padovana del Trecento, p. 12-14. 
Bortolami S., Michele Savonarola e il suo libello celebrativo di Padova, p. 15-17. 
Olivieri A., La storiografia a Padova nel Cinquecento, p. 21-24. 
Secchi Olivieri S., L’ideologia nobiliare nell’opera storica di Sertorio Orsato, p. 25-28. 
Del Negro P., Storici padovani del Settecento, p. 29-31. 
Dal Porto S., Una storia di Padova progettata da Carlo Leoni, p. 36-38. 
Zanatta C., La storiografia padovana dell’Ottocento attraverso l’opera di Giuseppe De Leva, p. 39-41. 
Maggiolo P., Una “Storia di Padova” del Novecento, p. 47-50. 
Gulli S., Andrea Moschetti storico dell’arte padovana, p. 51-54. 
Rigon A., L’”Imperio delle fonti”, p. 57-59.

Altre opere utili

Per la storia veneta facciamo riferimento unicamente a: 
Storia della cultura veneta, a cura di G. Arnaldi e M. Pastore Stocchi, 10 voll., Vicenza 1976-1986. 
Il Veneto, a cura di S. Lanaro, Torino 1984 (Storia d’Italia. Le Regioni dall’Unità ad oggi). 
Balestrieri L., Veneto. Questioni di storia della società veneta e dell’economia padana dalle origini ad oggi, Venezia 1988. 
Fumian C. — Ventura A.  (a cura di), Storia del Veneto, 5 voll., Bari 2000 (Storie regionali). 
 
Per la ricostruzione storica delle insegne comunali si veda: 
Scarpitta G., Araldica civica della provincia di Padova. Analisi storica e simbolica, [Maserà] 1989
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