vita quotidiana

Memorie e ricordi

Pieni di memorie e di ricordi personali da cui emerge un quadro di quotidianità sono: 
Pignataro A., Donne in risaia. Testimonianze orali di mondine dell’Estense, “Terra d’Este. Rivista di storia e cultura”, 1 (1991), n. 1, p. 165-178. 
Verdi R., A Teolo e dintorni: diario di come eravamo, in Giorato S. (a cura di), Mi venga a trovare col tram, saluti e baci da Teolo. Cartoline di Teolo edite da Paolo Minotti dall’inizio del secolo alla prima guerra mondiale, testi di S. Dainese, S. Giorato, C. Grandis, R. Verdi, Comune di Teolo 1995, p. 26-29. 
Holzer F., Rovolon amore per una terra, Padova 1997. 
De Franceschi G., Che Tempi. Così “solea menar la vita” negli anni ’30 la famiglia agricola di ceto medio della Bassa padovana con discreta condizione economica, Tencarola 2001, dalle memorie del vecchio parroco emerito di Feriole che disegna un quadro di vita quotidiana degli anni ’30. 
 
Ricchi di memorie di vita vissuta sono anche molti dei volumi pubblicati da Roberto Valandro 
Valandro R., Incontro con Arquà Petrarca, Conselve 1974, dove si parla di una grande raccoglitrice di erbe e di funghi — quell’Anna Maria Ravarotto, Aneta Baioche di nominaja, nomignolo — grande esperta di capelete, famejole, galinele, finfani, deéle, sponsoi ma anche di bruscandoli, rampussoli e scrissioi. La stessa Aneta è anche tra le ultime depositarie dell’antica sapienza per curare con le erbe, come con la crementilia — una radichetta difficile da trovare — o con un decotto di belfiore — erba quasi scomparsa dai fiorellini gialli. 
Ferrari R. — Valandro R., Perduta terra, Parma 1975. 
Valandro R., Per strade antiche, Este 1976 (Quaderni del gruppo Bassa Padovana, 2), ispirato nell’ambito dell’attività del Gruppo Bassa Padovana, animato da Camillo Corrain, che si propone come una breve antologia di spunti e di motivi tratti dalla storia e dal quotidiano locale da proporre agli allievi della scuola media dell’obbligo. 
Valandro R., L’aratro spezzatoUna famiglia a memoria tra i Colli d’Arquà, Monselice 1989. 
Valandro R., Le terre albe, Monselice 1991. 
 
Suggestiva la ricerca proposta da Beniamino Bettio sulla figura di un bracciante del tutto particolare di un bracciante filosofo vissuto ai margini dei Colli nella seconda metà dell’800: 
Bettio B., Bepe Badèle. Vita e pensiero di un bracciante filosofo, “Terra d’Este. Rivista di storia e cultura”, 16 (2006), n. 31, p. 145-159. 
Dello stesso autore si veda anche un altro bell’opuscolo, agile e intelligente, che tratta i temi collegati alla vita quotidiana, alla presenza delle risaie, affrontando anche l’annosa questione del pensionatico (servitù di pascolo invernale): 
Bettio B., Bosco di Rubano. Briciole di storia, Parrocchia di Bosco di Rubano S. Maria e S. Teobaldo, 2004. 
 
Frammenti di vita quotidiana si ricavano anche nelle molte opere dedicate ai dintorni, tra le quali segnaliamo: 
Grelli P., La parrocchia di Montà (Padova) tra Settecento e Ottocento: spunti di vita rurale, “Archivio Veneto”, 133 (1989), p. 83-104. 
Marzari S., Veggiano. Frammenti di storia e vita quotidiana, Comune di Veggiano 2001. 
 
Ideato e promosso da Claudio Miolo Presidente dell’Associazione Culturale “La Barchessa” (in collaborazione con Leandro Comacchio e trascrizione in lingua veneta di Walter Basso) il libro ha il pregio di raccogliere i racconti ed i ricordi che provengono da un vissuto quotidiano di protagonisti (ordinati per paese) che costituiscono quell’humus di odori, di sapori, di memorie collegate alla terra ed al suo ritmo che altrimenti andrebbero per sempre perduti: 
Miolo C. (a cura di), Solidarietà e ricerca delle radici culturali euganee : raccolta di testimonianze dei ricordi della nostra gente, Este, Parco Regionale dei Colli Euganei, 2005. 
 
Interessante anche se non riferito specificatamente al territorio collinare:  
Pulliero D. – Bartolini A., Donne che raccontano, Comune di Selvazzano Dentro – Assessorato alle Pari Opportunità, 2007, DVD-ROM. 14 donne (nate tra il 1911 e il 1934) di Selvazzano raccontano la vita quotidiana negli anni del regime fascista e durante la guerra. 
 
Xausa G., Strada facendo… all’ombra dei Colli, s.n.t., 2006, dove i Colli non sono gli Euganei ma i Colli di Montegalda, paese dove, terminata l’attività di veterinario tra Rovolon e i paesi del vicentino, l’anziano medico ha voluto scrivere le proprie memorie dove non mancano i riferimenti anche all’area euganea. 

Lavori storici dedicati alla dimensione del quotidiano

Opere storiche di taglio generale sul quotidiano, segnaliamo a mo’ di esempio: 
Fasoli G., La vita quotidiana nelle “Antiquitates Italicae Medii Aevi” di L. Antonio Muratori, Bologna 1972. 
Medioevo rurale. Sulle tracce della civiltà contadina, a cura di V. Fumagalli e G. Rossetti, Bologna 1980. 
Fumagalli V., Quando il cielo s’oscura. Modi di vita nel Medioevo, Boilogna 1987. 
Frugoni A. — Frugoni C., Storia di un giorno in una città medioevale, Roma-Bari 1997.

Sulla condizione infantile

Sui bambini e sulla condizione infantile: 
Bambino (Il) e la sua cultura nella Padova dell’Ottocento Catalogo della Mostra a cura del Comune di Padova, Padova 1981, che contiene i saggi: 
Ambrosoli L., Scuole scolari maestri, p. 64-75. 
Barzon B., La lezione di lettura e scrittura, p. 156-167. 
Bernardinis A.M., Bambole soldatini e… , p. 190-199. 
Bevilacqua E., Lo spazio del bambino , p. 24-31. 
Del Negro P., La cultura di base, p. 132-139. 
Fasulo F., La famiglia padovana nell’Ottocento, p.  
Gagliardi M., La festa nella città, p. 108-117. 
Giuriati P., Tempo libero e festa religiosa , p. 118-131. 
Grella P. – Maggino T., Il bambino che nasce , p. 50-55. 
Lorenzoni C., Una testimonianza: Giochi perduti, p. 18-23. 
Monteleone G., Bambini e lavoro,  p. 84-91. 
Premuda L., Medici medicine e ospedali , p. 56-63. 
Sordina E., Gli asili dei benefattori, p. 92-99. 
 
Gioco (Il) che guarda lontano,  a cura di P. Salmaso, Limena (PD), E-Sfaira-Spes, 2006. Il libro propone un viaggio intorno al mondo del bambino e ai giochi, recuperando testimonianze, immagini (cui hanno contribuito molti tra i più noti artisti padovani), vocaboli e altro. 
 
 
Bambini (I) della “Ruota” nella Padova dell’Ottocento e prima metà del Novecento. Profilo politico, socio economico ed etico di una città, a cura di A. M. Licandro, Padova 2002, con particolare riferimento ai saggi: 
Mori M., Il fanciullo bisognoso: oggetto di beneficenza e di interventi assistenziali, p. 19-33 
Licandro A.M. — Spoladore A., L’Istituto degli Esposti. Breve storia, p. 35-42. 
 
Opere di taglio generale che valgono una consultazione: 
Pancino C., Il bambino e l’acqua sporca. Storia dell’assistenza al parto dalle mammane alle ostetriche (secoli XVI-XIX), Milano 1984. 
Perco D. (a cura di), Balie da latte. Una forma peculiare di emigrazione temporanea. Feltre 1984. 
Tommaseo M., Contributo allo studio della mortalità infantile del Veneto nell’ultimo secolo (1880-1980), in Trasformazioni economiche e sociali nel Veneto fra XIX e XX secolo, a cura di Lazzarini, Vicenza 1984. 
Parto e maternità nel Veneto all’inizio del secolo, a cura di T. Casagrande, Bassano del Grappa 1994.

Aspetti del quotidiano

Aspetti del quotidiano sono trattati a diverso titolo nei seguenti contributi 
Statistica agricola industriale e commerciale della Provincia di Padova, pubblicata a cura della Camera di Commercio ed Arti in occasione della Esposizione Universale di Parigi nell’anno 1878Padova 1878, ricca di notazioni sull’alimentazione, il modo di vestire, la vita quotidiana, la composizione della famiglia, ecc. 
Messedaglia L., Vita e costume della Rinascenza in Merlin Cocai, Padova 1973. 
Mometto P., La vita in villa, in Storia della cultura veneta. Il Settecento, 5/1, a cura di G. Arnaldi — M. Pastore Stocchi, Vicenza 1985, p. 607-629. 
Calendoli G., La “Pazzia del ballo” nella Padova del Cinquecento, in “Padova e il suo territorio” 1 (1986), n. 3, p. 8-13. 
 
Relazioni (Le) Sociali a cura di Manlio Cortelazzo, Padova 1992, con particolare riferimento ai saggi: 
Coltro D., Filò, p. 35-61. 
Ursini F., Figure sociali nel mondo popolare, p. 9-33. 
Zanotto S., Feste e mercati, p.  
 
Menegazzo E., Ricerche intorno alla vita ed all’ambiente del Ruzante e di Alvise Cornaro, in “Italia medievale e umanistica” 7 (1964), p. 196-197. 
Selmin F., Il poeta vagabondo. La vita e l’opera di Antonio Pasini da Solesino, Verona s.d. 
 
Grandesso R. – Caon B., Roba da ciodi. Fatti, storie e personaggi nella civiltà contadina veneta del XX secolo, Camposampiero (PD); Edizioni del Noce, 2003, che rievoca personaggi, fatti e storie della civiltà contadina dell’ultimo secolo. 
Grandesso R. – Caon B., Poenta e Figheti. La tradizione popolare nella civiltà contadina veneta del XX secolo, Camposampiero (PD), Edizioni del Noce 2003, che espone detti popolari, proverbi, feste e devozioni, poesie e filastrocche. Propone anche ricette culinarie di piatti tradizionali come “radici mati”, “capòn”, “bacalà”. 
 
Meglio riferite al territorio sono: 
Corrain Ca. – R. Valandro, Aspetti di vita nel territorio tra Adige e Colli Euganei. Documentazione minore tratta da ceramiche e suppellettili d’epoca (XIII – XVIII sec.), Cittadella 1976 (Quaderni del Gruppo Bassa Padovana, 1). 
Corrain Ca., Considerazioni sull’evoluzione del territorio nel medioevo e su alcuni aspetti del rapporto uomo-ambiente nel vivere quotidiano degli abitanti delle valli, in Monselice. Storia cultura e arte di un centro “minore” del Veneto, a cura di A. Rigon, Monselice 1994, p. 65-79. 
 
Liguori F.,  Crimini e fattacci in baùtta nella Padova del Settecento. Storie inedite rappresentate sulla scena della vita quotidiana, tratte dai fascicoli processuali dell’epoca, Padova, Pietro Randi libraio, 2005. Le storie del libro sono tratte dai fascicoli giudiziari conservati negli archivi padovani e presentano con immediatezza autentici squarci di vita quotidiana. Da segnalare il racconto “Storia di angurie e bastonate in piazza delle erbe” dove si dedicano alcune pagine al frutto (p. 153-159). 

Sulle condizioni di vita dei contadini

Sulle condizioni dei contadini 
Morpurgo E., Le condizioni materiali della popolazione agricola padovana in “Rivista dei lavori dell’IR Accademia di scienze, lettere ed arti di Padova”, 9 (1860-1861), 2, p. 89-118, 
Morpurgo E., Le condizioni dei contadini del Veneto, Roma 1882, in “Atti della Giunta per la inchiesta agraria e sulle condizioni della classe agricola, Vol. IV: Relazione del comm. E.M. sulla XI circoscrizione (province di Verona, Vicenza, Padova, Rovigo, Venezia Treviso, Belluno)”, parte I, Roma 1882, p. 1-249. 
Morpurgo E., Le condizioni della proprietà rurale e della economia agraria nel Veneto, Roma 1883, in “Atti della Giunta…, vol. IV: Relazione. cit. parte II, Roma 1883, p. 250-609. 
Concina E., Per la conditione contadina nel secondo Cinquecento. Note al villano in Tommaso Garzoni, “Archivio Veneto”, 103 (1974), p. 71-92. Il Garzoni (1549-1589)  erudito che pubblicò con notevole fortuna La piazza universale di tutte le professioni del mondoe nobili et ignobili, dato che fra ‘500 e ‘600 si conoscono numerose edizioni e ristampe (la più completa appare quella del 1589) e che presenta una ricca mole di dati sulle professioni dell’epoca. 
Milani M., Vita e lavoro contadin negli autori pavani del XVI e XVII secolo, Padova 1996. 
 
In linea generale affascinante il saggio sull’immagine del contadino: 
Le Goff J., I contadini e il mondo rurale nella letteratura dell’alto Medioevo (secoli V e VI), in: Le Goff J., Tempo della Chiesa e tempo del mercante e altri saggi sul lavoro e la cultura del Medioevo, Torino 1977, p. 99- 113.

La strada “Montanara”

Grandis C., Le casette Mazzucato a Brentelle di Sotto, “Padova e il suo territorio. Rivista di arte storia cultura”, 22 (2007), n. 128, agosto 2007, p. 27-31, che descrive la Montanara agli inizi del ‘900. All’ospedale psichiatrico inaugurato nel 1907, seguiva l’antica parrocchiale dei SS. Fabiano e Sebastiano e staccato dall’ex corte benedettina di Praglia la “Scuola Pratica d’Agricoltura”. Si passava poi l’antica osteria di Brentelle  di Sotto. Più avanti i depositi di legname dei fratelli Mazzucato e il magazzino di generi alimentari Luciano Gentilizi, col brulicare di facchini e operai che caricavano e svuotavano burci e padovane mentre altri si destreggiavano nell’estarre dall’acqua le pesnti zattere di tronchi valsuganotti fluitati sin qui grazie alle acque della guidovia Brenta-Brentelle. La ditta di legname aveva sulle montagne trentine un prezioso serbatoio e un’attiva segheria. La necessità di creare nuovi alloggi per operai e per i cinque fratelli (Vittorio, Luigi, Candido, Quinto e Antonio). Qui furono costruiti i villini per i titolari dell’impresa mentre nell’area conosciuta come “Cairo” vennero realizzati edifici d’impianto popolare a schiera. L’area che prima apparteneva alla famiglia Zimbelli (poi Folco Zimbelli Leopardi) pari a circa 87.000 mq fu venduta ai Mazzucato. Qui essi costruirono un lungo caseggiato popolare da sempre indicato come “casette Mazzucato” che ci riporta al clima della prima industrializzazione dell’età giolittiana. Padova, presieduta dalla giunta dell’ing. Vittorio Moschini, colse l’impulso della “Legge per le case popolari” (approvata il 31 maggio 1903 n. 254 e promossa dal parlamentare veneziano padre dell’edilizia popolare italiana, Luigi Luzzatti, 1841-1927).  
Simili villini furono costruiti anche a Teolo e indicati come “villini Mazzucato”. 
 
Si veda anche: 
Dal tram a cavalli al tram su gomma. Storia dei trasporti nel padovano (1888-2003), Padova, Signum, 2004.

I lavori di Aldo Pettenella

Splendidi ritratti, a metà strada tra storia e letteratura, per la ricchezza della documentazione e per la gradevolezza dello scrivere, tratti dagli incartamenti processuali conservati nell’Archivio Giudiziario Criminale presso l’Archivio di Stato di Padova, sono dello scomparso e compianto Aldo Pettenella che aprono squarci di autentica vita quotidiana, sono 
Pettenella A., Altri promessi. Storia padovana del secolo XVII, “Terra d’Este. Rivista di storia e cultura”, 6 (1996), n. 12, p. 9-46. 
Pettenella A., Giustizia per Camillo Guerra detto Pesce. Una storia monselicense, “Terra d’Este. Rivista di storia e cultura”, 7 (1997), n. 13, p. 125-147. 
Pettenella A., Lo “svaleggio” del granaio di Rivella (11 aprile 1740), “Terra d’Este. Rivista di storia e cultura”, 7 (1997), n. 14, p. 165-178, 
Pettenella A., La signora che voleva un contadino, in “Terra d’Este. Rivista di Storia e Cultura”, 9 (1999), n. 18, p. 137-170. 
Pettenella A., Il luogo del delitto (gli Euganei dal Sei-Settecento attraverso i processi criminali), I Nuovi Samizdat, 2000. 
Pettenella A., “Siamo Corradini, e tanto basta”, in “Terra d’Este. Rivista di storia e cultura”, 11 (2001), n. 21, p. 11-32. 
 
Dopo la recente scomparsa del giovane autore gli avvincenti saggi sono stati raccolti da Francesco Selmin — con una introduzione di Carlo Ginzburg — in: 
Pettenella A., Storie euganee, Verona 2002 (Percorsi della memoria, 7). 
Su Aldo Pettenella una breve scheda biografica si trova in: 
Per Aldo Pettenella, “Terra d’Este. Rivista di storia e cultura” 11 (2001), n. 21, p. 7-10. Più approfondito l’intervento di: 
Varanini G. M., Da Verona ai Colli Euganei. Ricordo di Aldo Pettenella, “Terra d’Este. Rivista di storia e cultura”, 12 (2002), n. 24, p. 139-147. 
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